Chiamami col tuo nome

Libertà… di essere, esistere, amare… amare senza preconcetti, senza riserve, senza razionalità, libertà di essere se stessi e di provare il più profondo dei sentimenti. L’amore libero è proprio al centro del film “Chiamami col tuo nome” del regista italiano Luca Guadagnino, tratto dal romanzo dello scrittore statunitense Andrè Aciman.

Il film uscito nelle sale nel 2017, ora disponibile su Netflix, racconta la storia dell’amore profondo e incondizionato tra Elio (Timothèe Chalamet) un ragazzo sensibile e istruito e Oliver (Armie Hammer) un giovane affascinante e spontaneo; amore che segna l’inizio di un’estate unica ed indimenticabile, sullo sfondo della bassa pianura padana nel 1983.

Elio, diciassettenne americano,  musicista colto e sensibile, più maturo e preparato dei suoi coetanei, è figlio di un eminente professore universitario (Michael Stuhlbarg) specializzato nella cultura greco-romana. Ogni anno viene ospitato nella villa di famiglia in Toscana uno studente del padre di Elio; nel 1983 a trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman arriva Oliver, un ventiquattrenne statunitense bello e attraente. I suoi modi disinvolti colpiscono immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad affacciarsi all’amore. Tra lunghe passeggiate, nuotate e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite, nasce tra loro una passione travolgente e irrefrenabile.

Basato sulla sceneggiatura del premio oscar James Ivory, il film è un vero e proprio capolavoro, presentato al Toronto Film Festival, fu subito apprezzato dalla critica, guadagnandosi tre nomination ai Golden Globe, quattro ai BAFTA

Questo è probabilmente il miglior film di Luca Guadagnino, coronato da una regia e da una fotografia impeccabili.  “Chiamami col tuo nome” racconta, con il supporto di un’ intensa colonna sonora, un amore vero, profondo, carnale, che abbatte le barriere di genere, facendoci ridere, piangere e spezzandoci il cuore.

Davanti a una particolare scena, forse la più bella del film, girata e soprattutto scritta in modo esemplare, in cui il papà di Elio parla con lui, è impossibile non commuoversi. Questa scena, come la maggior parte della pellicola, scava nell’animo e nei sentimenti dello spettatore facendogli capire che l’amore è la cosa più bella su questa terra e che tutti dovrebbero essere liberi di amare chi vogliono.

Andrea Rubino IIID LC

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